lunedì 16 gennaio 2012

DALLA PRIMA ALLA SECONDA PERSONA SINGOLARE

In un precedente post mi pare di aver già marginalmente tessuto le lodi di Miss T e delle sue doti organizzative. Bisogna proprio dirlo: lei è una furia. Conosce, fa, disfa, triga e briga fino a quando riesce a far funzionare le cose. Ripeto: far funzionare le cose. Per citare Woody Allen, Basta che funzioni!
Miss T ha una smodata attitudine per l'organizzazione. Dalla cena con amici al viaggio al Borneo è colei che tutto fa. Non essendo però dotata di superpoteri anche lei, poverina, ha dei limiti, ma ammetterli non è contemplato per cui se qualcosa va storto, NEGARE fino alla morte.
Come ad un agente segreto della CIA, qualche giorno fa le è stato affidato il protocollo riservato "missione WEIMCACADL" (acronimo di week end in montagna con amici che arrivano da lontano).
Questo tipo di missione è particolarmente complicata da organizzare. Solitamente la cosa va pensata con qualche settimana di anticipo: bisogna che tutti siano d'accordo sulla data, poi bisogna capire il meteo, poi bisogna mettere un po' in ordine la casa, poi bisogna pensare a cosa mangiare, poi bisogna ... insomma BISOGNA!!
Ieri mattina verso le 11 squilla il telefono di Miss T. Dopo 10 minuti di telefonata è già tutto organizzato per il primo fine settimana di febbraio. "Dai, va bene, allora vi mando la mail con l'indirizzo"..."no, non dovete portare niente, tranquilli"..." bene, sono contentissima che ce l'abbiamo fatta a fissare"..."ok, ci sentiamo in settimana per i dettagli, ciao"..."ok, ciao ciao".
Riaggancia e mi rivolge uno sguardo a metà tra lo sperso e l'incarognito.
Io, che notoriamente non sono in grado di interpretare questo tipo di sguardi al volo, tutto felice me ne esco con un: "ah, che bello, sono contento che siamo riusciti a trovare una data" e lei: "non va bene per niente". Io"....????....????....????" Lei: "Il venerdì forse devo lavorare fino a tardi, il sabato ho da fare giù, la domenica è un casino perchè è il compleanno di mio padre".
I primi secondi non ho avuto la forza di reagire, non capivo se mi trovavo in un sogno e mi stavo per svegliare o se si trattava di realtà. Poi, senza farmi troppe domande (non mi sembrava il caso), me ne esco con un 'Richiamala e diglielo subito, piuttosto anticipiamo". Detto fatto.
Lei: "Ciao, scusami se ti richiamo ma ho fatto i conti senza l'oste"... "Mr T non si è ricordato che quel venerdì è impegnato in ufficio, il sabato ha da fare giù e la domenica è un casino".
Per funzionare ha funzionato. Mi sfugge solo il passaggio dalla prima alla seconda persona singolare, ma questo è solo un dettaglio. L'ho presa con filosofia: con gli occhi chiusi e il naso all'insù.

venerdì 13 gennaio 2012

LA LEGGEREZZA DEL CUSCINO DEL DIVANO

Ho cominciato da poco con questo blog ma sento subito il dovere morale di fare alcune precisazioni riguardo Miss T.
Lei è stata un Tornado (da qui il nome del blog) nei miei confronti ma anche io lo sono stato nei suoi (ecco il perché di Miss T , Mr. T e Casatornado). Io e le mie fissazioni. La montagna, le scalate, lo sci. Lei non ha mai detto ‘vai da solo’ ma si è sempre impegnata per fare in modo che le mie passioni ci unissero di più ancora. Sarà che certe cose le vengono facilmente, sarà che è il tipo di persona che non si ferma davanti a niente, fatto sta che ci è riuscita.
Oltre tutto, se, a 31 anni, faccio un bilancio della mia vita, posso tranquillamente affermare che essa si può dividere in tre momenti: l’infanzia, la cazzonaggine giovanile e l'oggi.
Lei mi ha traghettato in questo terzo momento con una spontaneità inaspettata. L'oggi per me è un lento passaggio al diventare adulto perché tra di noi c’è sempre quel essere ragazzini che rende tutto divertente e speciale. E’ vero, ci siamo presi un bel impegno con la casa, il mutuo, le spese e cose varie. Dall’altra parte però è un impegno che fa quasi piacere, che stimola, che aiuta a pensare al futuro. Noi ce la stiamo mettendo tutta in questo ma lo stiamo prendendo con la giusta leggerezza.
Per spiegare quel concetto di leggerezza cosi difficile da far capire a parole, ho pensato di postare la foto del cuscino per il nostro divano che Miss T, dopo avermi consultato, ha acquistato su internet usando la MIA carta di credito.
La bambina che sta lì aggrappata al palloncino è di schiena ma più la guardo e più mi sembra che abbia gli occhi chiusi e il naso all’insù.

martedì 10 gennaio 2012

CI SONO ALTRE PRIORITÀ

Dopo il rientro da un viaggio meraviglioso come questo appena passato, tutto sembra grigio: il cielo, le strade, la vita. Per evitare di farci venire la depressione post ritorno, Miss T ed io abbiamo un'ottima valvola di sfogo: la nostra casa, casatornado per l'appunto, mezza vuota, tutta da fare.
Cosi, mentre l'aereo di ritorno rullava sulla pista, abbiamo già cominciato ad ipotizzare quale potesse essere l'acquisto successivo.

Io: "Una libreria per il salotto?"
Lei: "No, i libri possono stare nelle scatole per ancora un po' di tempo, ci sono altre priorità".
Altoparlante: "Signori e signore, il comandante ha attivato il segnale. Siete pregati di allacciare le cinture, assicurarvi che il tavolino davanti a voi sia chiuso e lo schienale in posizione eretta".

Io: "Un tavolo per la cucina?"
Lei: "No, quello provvisorio, traballino che se non stai attento a come ci appoggi la bottiglia ti lavi ogni volta va benissimo, ci sono altre priorità".
Altoparlante: "Al fine di evitare interferenze con le strumentazioni di bordo, Vi ricordiamo inoltre che è vietato l'uso di qualsiasi apparecchio elettronico durante la fase di decollo"

Io: "Un lettore blu-ray, ne ho visto uno molto carino in offerta...."
Lei: "No, tanto quando la guardiamo la TV? Mai! Ci sono altre priorità".
Altoparlante: "Tra pochi minuti l'equipaggio sarà lieto di servirvi la cena, tra le nostre specialità di bordo segnaliamo patate al curry con cacao, peperoncino e scorzette di cedro".

Io: "Patate, curry, cacao, peperoncino e scorzette di cedro?? Che razza di abbinamento è mai questo? Starà tutto sullo stomaco anche a me che sono famoso per le digestioni impossibili".
Lei: "Ecco si, ho trovato: uno specchio per l'ingresso. Questa è una priorità!".
Hostess: "Mi scusi signore..."
Io: "Chi? Io?"
Hostess: "Sì, Lei. Non può tenere il poggiapiedi abbassato. Per cortesia dovrebbe alzarlo".
Lei: "Perché l'unico vero specchio che abbiamo è in bagno, ma ci si specchia solo dalla testa alla vita; dalla vita al ginocchio ci si specchia nel forno e dal ginocchio ai piedi nel vetro del portone di uscita. Mica possiamo andare avanti così!"
Io: "Ah, ok".

Ovviamente il mio "ah, ok" era per l'hostess e per il poggiapiedi ma questo Miss T non l'ha capito. Lei era impegnata a pensare allo specchio con cornice decapata che presto sarà appeso nel nostro ingresso.
Non potendo fare altro che annuire ho ripensato a quando ero steso sulla sabbia bianca, al sole, ascoltando "Stairway to heaven" dei Led Zeppelin con gli occhi chiusi e il naso all'insù.

lunedì 9 gennaio 2012

CON LO STESSO NUMERO DI PAROLE

Quest'anno ci siamo proprio superati.
Nell'ultimo post del 2011 ho scritto che saremmo partiti ma non ho specificato per dove. Maldive, viaggio perfetto, con un solo difetto: è durato troppo poco. Ma non sono qui per parlare delle nostre peripezie in giro per il mondo, oggi ho deciso di scrivere circa un argomento che mi frulla in testa da un po' e, che in queste vacanze, ho avuto modo di approfondire: i nomignoli di coppia. Amore mio (con altre varianti tipo More mio, Amò, Amormi, ecc), Tesoro, Pucci Pucci, Cicci Bucci, Panzerottino, Ciccina, Ciccino, Cucciolo e Cucciola, Ranocchietta e Rospetto e chi più ne ha più ne metta. Alla fiera dei nomignoli melensi ci sarebbe da perdersi: dopo tutto per malignità e dolcezza, la fantasia umana non ha proprio limiti.
Come tutte le coppie, anche Miss T. ed io abbiamo i nostri nomini carini che usiamo per chiamarci tra noi: “Ou” e “Ou”. Per quelli di voi che stanno cercando di addolcire leggendoli con quella romantica u chiusa alla francese dico subito che la pronuncia corretta è proprio quella all'italiana: “OU!” Che poi diventa “OooooooU” quando non si viene sentiti dopo il primo richiamo e “OOOOOOOOOUUUUUUU” dopo il secondo.
Come avete potuto ben intuire, noi siamo romantici a nostro modo, daltronde Casatornado significa proprio questo: un modo diverso di vedere il mondo, di intendere l'amore, di camuffarsi per distinguersi, un continuo dimostrare senza essere visti, vivere la nostra fetta di mondo, un mondo fatto di cose semplici ma vere.
A questo punto se fossi in voi la mia domanda sarebbe: perché pensare a questo tipo di argomenti proprio mentre si è al sole su un isolotto maldiviano? Bene, sono stato ispirato da una coppia di innamorati incontrata proprio durante questo ultimo viaggio: “Amore mio dolcissimo, mi passeresti l'olio?”. “Ecco l'olio stella del mio cielo”. “Amore mio dolcissimo,vero che noi faremo almeno 3 figli?”. “Certo stella del mio cielo, centro del mio mondo, amore mio stupendissimo”.... E io dentro di me pensavo che con lo stesso numero di parole ci avrei potuto dire un casino di altre cose interessanti tipo: “Perche non ci facciamo una delle nostre foto romantiche?”.... tutte le altre parole sarebbero state pensieri, con gli occhi chiusi e il naso all'insù.