mercoledì 31 ottobre 2012

COME DICO SBAGLIO (NON PARLO SE NON IN PRESENZA DEL MIO AVVOCATO)

Si sa, quando si parla di matrimonio, la maggior parte delle donne torna un po' bambina, sogna. Che poi, se vogliamo, la cosa è anche comprensibile da una parte no?
Chi non ha mai pensato ad essere felice e farsi una famiglia scagli la prima pietra...
Miss T poi, non parliamone neanche, lei quando sente la parola matrimonio, impazzisce, la adora.... ed è proprio da qui che parte la storia di oggi.
Grande annuncio nella famiglia di Miss T: a dicembre si sposa uno dei suoi cugini.
La mia prima reazione davanti agli sposi è stata qualcosa tipo: "Aleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee, sono molto felice per voi!"
La prima reazione di Miss T un po' (ma proprio poco) diversa: "Come dicembre?" - "Questo dicembre?" - "Cioè dicembre duemiladodici?" - "Occazzo, non ho il vestito, devo prenotare il parrucchiere, dove lo cerco il vestito? di che colore poi? le scarpe, mi mancano anche le scarpe. Avete già fatto le partecipazioni? sono in coordinato con il libretto della chiesa? e il libretto della chiesa è in coordinato con i segnaposto? e i segnaposto sono in coordinato con i conetti per lanciare il riso fuori dalla chiesa? Poi i fiori in chiesa sono in tinta con la pochette dello sposo? e lo sposo è in tinta con la sposa?". " Poi bisogna pensare anche al tableau (che ancora oggi non ho capito cosa sia), ai fiocchi per le macchine, e ad un milione di altre cose".
" Ora mi devo organizzare, manca poco e le cose da fare sono troppe" - "Mr T domani tu vieni con me in giro per negozi".
Io, che in queste situazioni se non do risposta positiva rischio la vita, rispondo con un 'ok' un po' sottotono.
Giorno dopo, INFERNO...
Lei: "Come mi sta questo vestito?"
Io: "Molto bene!"
Lei: "Fa cagare, come fai a dire che mi sta bene? Mi sbatte... e poi è troppo lungo!"
Io: "Vabbè a me non dispiaceva"
Lei: "Questo invece? Come lo trovi?"
Io: "Caaaarinooooo"
Lei: "Troppo corto,  poi di sto colore, sembro un uovo di pasqua"
Io: "Non mi sembra... ma se lo dici tu"
Lei: "Questo?"
Io: "Non male"
Lei: "Lasciamo perdere..."
Io: "Mi hai tolto le parole di bocca"
Lei: "Allora me lo dovevi dire prima, devi dirmi quello che pensi veramente!!"
Arrivato a questo punto ero già in crisi di identità, se mi avessero chiesto la mia data di nascita non avrei saputo rispondere.
Lei:" Quest'altro?"
Io: " Dai dillo prima tu cosa ne pensi...."
Lei: "No dai dimmi"
La mia reazione sta nella foto che vedete di seguito: quello ero io, chiaramente in stato confusionale della serie 'come dico sbaglio quindi meglio se me ne sto zitto e buono nell'angolino'.
Per vostra informazione, il vestito, Miss T, non l'ha ancora comprato. Dice che deve cercare ancora in giro, e  vuole pure che l'accompagni. Se sopravviverò, saprete come è andata a finire... pensatemi!


domenica 28 ottobre 2012

CARO VIGILE, IO TI STIMO.

Ciao vigile urbano. Oh mio poliziotto locale, ti stimo! Ti stimo perché fai rispettare la legge. Ti stimo perché punisci chi sbaglia. Ti stimo perché fai in modo che la città sia un posto sicuro. Ti stimo perché ci credi nonostante tutti ti odino. Ti stimo perché con qualsiasi tempo sei lì, per la pubblica sicurezza. Ti stimo perché sei imparziale. Ti stimo perché tratti chiunque allo stesso modo. Ti stimo perché sei attento. Ti stimo perché quando c'è traffico tu sai come risolvere il problema. Ti stimo perché accogli tutti con un sorriso. Ti stimo perché ti fai un gran culo per tutta la vita per guadagnare due lire. Ti stimo perché metti la tua vita a repentaglio tutti i giorni. Ti stimo perché guidi la moto con la paletta nello stivale e sei un vero ficaccione. Ti stimo perché sei un vero uomo con la pistola nella fondina. Ti stimo perché nessuno ti teme. Ti stimo perché ti fai rispettare. Ti stimo perché sei coraggioso. Ti stimo perché quando ti vedo mi sento al sicuro.
Proprio perché ti stimo così tanto, sì, proprio a te che mi hai fatto 171 euro di multa perché andavo a 65 invece che a 50, voglio dire una cosa: la profezia Maya non ha sbagliato su tutto, e tu il giorno 21 dicembre, verrai colto dal peggior attacco di diarrea del quale si sia mai sentito parlare. Comincerai a fartela sotto in qualunque situazione senza essere in grado di gestire la cosa. Dovrai indossare slip di nylon ma neanche quelli basteranno, tutto straborderà e comincerai ad allagare il bagno, poi il corridoio, poi tutta la tua casa, poi il pianerottolo, poi le scale, poi il palazzo, poi la via, poi il quartiere, la città, la provincia, la regione, lo stato il continente, il mondo e l'universo!
Ecco come finirà il mondo: sommerso di merda e per colpa tua!! ... Ma sappilo, io comunque TI STIMO!

lunedì 22 ottobre 2012

IO AMO LE DOMENICHE D'AUTUNNO.


Quante cose rilassanti si possono fare in una domenica d'autunno? Tantissime!
Per esempio si può andare al parco a respirare a pieni polmoni guardando i mille colori delle foglie. Altrimenti si può andare a raccogliere le castagne per fare le caldarroste. O ancora, fare una passeggiata al lago. Insomma, sono tante le cose amene che si possono fare ma miss T. ha deciso che avremmo approfittato di un'occasione unica ed irripetibile: seguire una visita guidata con musiche e canti dal vivo di una chiesetta di campagna nei dintorni di casa nostra... Beh, in effetti, ora che lo sto scrivendo anche questo suona come una cosa molto rilassante, peccato che nella realtà sia stata una delle cose più pallose che abbia mai fatto in vita mia (ancora più palloso delle lezioni di filosofia alle superiori tenute da una prof le cui frasi erano composte come minimo da 5000 parole scollegate fra loro).
L'evento cominciava alle 15, e noi, per essere puntuali, abbiamo anche fatto le cose, non dico di fretta, ma stando attenti ai tempi.
Alle 15 in punto siamo seduti in questa chiesetta restaurata. Noi e altre 4 vecchiette di quelle con la permanente talmente voluminosa che, se una di loro si mette tra te e il sole, viene l'eclissi.
L'organizzazione a questo punto comincia a prendere tempo: ' Scusate l'attesa, prima di cominciare questa visita guidata con musica, aspettiamo che arrivi un po' più di gente'. 'Nell'attesa i nostri musicisti vi intratterranno con dei pezzi di carattere sacro'.
15 minuti di flauto traverso e già era subentrato il primo attacco di misticismo cosmico seguito da un principio di cefalea acuta.
Dopo questo primo intrattenimento musicale riprende il microfono la tizia dell'organizzazione: 'Ecco visto che qualcuno sta arrivando, ma non è ancora pieno, vi lascerei con ancora un po' di musica, tanto vedo che state gradendo',
Dopo sto viaggio cosmico mentale di un'ora e dopo aver incontrato nell'inconscio Jim Morrison, Bob Marley, Eta Beta (che sgranocchiava naftalina), Topo Gigio e Calimero, cioè alle 16, con un'ora di ritardo, entra un presunto boh,... geometra? architetto? sarca..o cosa, che comincia a raccontare la storia dei lavori di restauro.
Tralasciando per un secondo il fatto che, secondo me, il tipo fosse affetto da enfisema polmonare acuto per cui diceva dieci parole e poi doveva attaccarsi ad un respiratore artificiale, e che ha parlato per un'ora senza smettere di fissare una signora seduta in prima fila, alla 4° volta che ha ripetuto le stesse cose dello stesso affresco mi sono educatamente alzato e me ne sono andato... che poi sto affresco non era neanche chissà cosa, eppure a detta sua era l'affresco più bello del mondo.
Mah, proprio una rilassante domenica d'autunno...

mercoledì 17 ottobre 2012

VOGLIO ANDARE A VIVERE IN CAMPAGNA

Si cresce. Il brutto è che questo succede alla velocità della luce.
Senza rendercene conto abbiamo varcato la soglia dei 30 e, a passi rapidi, ci avviamo verso l'età adulta. Qualcuno di voi starà sicuramente pensando 'eh ma hai 30 anni, sei già altro che adulto'. La risposta è semplice: NO. Non è vero che siamo adulti, noi, trentenni di oggi, siamo adulti solo nell'aspetto, certe volte anche un po' vecchi. Il problema è che la nostra generazione, senza i genitori, non potrebbe sopravvivere.
Per esempio casatornado non ci sarebbe se non ci fossero i nostri genitori. Ma non è solo una questione di aiuti economici (ciononostante siamo ricoperti di debiti).
I nostri vecchi ci fanno da babysitter, ci fanno da mangiare, stirano, lavano.
Ma noi nel frattempo, mentre loro fanno tutte queste cose, cosa facciamo?
Noi andiamo a lavorare, in molti casi ci proviamo a lavorare senza riuscire. Perché nel caso non lo sapeste, questa è una generazione per la quale di lavoro ce n'è poco e vige la legge della giungla. Non siamo supportati anzi, in molti casi ostacolati.
Qualche giorno fa, un po' per provocazione, un po' sul serio, miss T ed io ci siamo guardati in faccia e... 'Ma un orto, due galline e una mucca no?'
In casatornado succede anche questo... Chissà che nel nostro futuro non ci sia la zappa invece del pc, la mucca invece del cartoccio di latte e la gallina invece della mezza dozzina di uova nello scaffale... Meditate gente, meditate... Ma sempre con gli occhi chiusi e il naso all'insù!


lunedì 15 ottobre 2012

IN 4 SOTTO UN OMBRELLO

Sono le ore 7:01, sto aspettando il treno, è buio, diluvia, tira anche un po' di venticello freddo... Nonostante ciò il post di oggi non è una lamentela anzi, l'esatto opposto! Poco tempo fa ho toccato l'argomento 'amici', una delle questioni che hanno impegnato di più in assoluto i miei pensieri da quando mi sono trasferito. Ho scritto solo di vecchi amici, quelli di Torino. Oggi invece voglio spendere qualche parola per quelli nuovi.
È fisiologico, nella vita, quando si cambia qualcosa, tutto il resto si adatta. Le persone, chi più chi meno, reagiscono ai cambiamenti cambiando qualcosa.
Anche per me é stato così. Quando manca qualcosa, lo si va a cercare altrove, e io qualcosa l'ho trovato. Più di qualcosa a dire il vero... Piano piano si conoscono persone, si intrecciano rapporti, nascono momenti interessanti, sempre di più si ha la soddisfazione di fare cose buone e poi si prova un particolare piacere nell'osservarle e pensare che NON è stato solo merito tuo. Dedicato ai Ninja Gatti (chi è coinvolto sa) e a quella sera in cui pioveva e noi si era in 4 sotto un solo ombrello.

venerdì 12 ottobre 2012

TUTTI, MA PROPRIO TUTTI IN CUCINA

Noi non abbiamo due gatti, abbiamo due geometri: oggi ne ho avuto la conferma.Ieri sera siamo tornati a casa carichi di buone intenzioni per la casa: facciamo quella mensola, spostiamo quel mobile, compriamo una scarpiera, finiamo la cabina armadio (area 51), compriamo un quadro, ecc...Bene, appena entrati in casa, via le scarpe, una lavata di mani, fuori il metro e i disegni, e tutti in cucina a prendere le misure per una mensola, e quando dico tutti, intendo dire TUTTI.

giovedì 11 ottobre 2012

VITA CHIAMA, CASATORNADO RISPONDE.

Oggi sveglia prima del solito. Non è per colpa dei gatti, fosse stato per loro avremmo dormito fino alle 10. Oggi si comincia una nuova avventura, come se noi di casatornado non ne vivessimo già abbastanza...
Che io sono pendolare a lungo raggio già si sa, da qualche mese sto facendo la spola tutti i giorni sui mitici regionali Milano Torino, oggi però è un giorno particolare perché ho cambiato orario del treno, ho anticipato di un'oretta. Ahhh ma noi non ci facciamo mancare niente, quando la vita chiede cambiamenti e novità, noi siamo sempre qui pronti a risponderle. Così adesso l'avventura comincia alle 6 in punto.
Nel frattempo vi lascio una testimonianza fotografica di cosa significhi prendere il treno prima al mattino...Lo so che siete invidiosi e che vorreste farlo anche voi!!Ma tanto si sa, nella vita bisogna sempre saper cogliere nuove sfide e non scoraggiarsi, va preso tutto con filosofia, con gli occhi chiusi e il naso all'insù!

martedì 9 ottobre 2012

E' PIU' DI UN CANALE TV. E' TUTTO IL TUO MONDO.

Stasera sarò a casa da solo. 'Vado a fare sport' ha detto Miss T. Tralasciando per un attimo il fatto che anche io in queste settimane dovrei cercare di andare a iscrivermi in piscina, l'argomento che voglio trattare in questo post è strettamente correlato al fatto che Miss T. sia fuori casa: la TV. Mi pare di aver già spiegato che noi, di tv, ne consumiamo veramente poca. Poca ma buona. In effetti, se ci si pensa bene, ci fanno sorbire parecchia immondizia ma qualcosa si salva. Io per esempio adoro guardare le trasmissioni di inchiesta tipo Report per esempio. Se accendo la TV e non è domenica sera, la mia scelta cade invece su Dmax, Top Gear, avventure, documentari,tatuaggi,per farla breve, TV non impegnativa. Miss T., che generalmente non tollera per più di 5 minuti qualunque trasmissione scelta da me di solito reagisce così: Lei: "Non c'è nient'altro da vedere stasera?" Io: "Probabilmente qualcos'altro c'è..." Lei "E noi dobbiamo per forza guardare sta roba pallosa?" Io: "Non è pallosa, anzi, è interessantissimo" (Vai, l'ho convinta ca..o) 5 Minuti dopo... Lei: "Facciamo una carrellata di canali, sta roba è pallosissima" A questo punto di solito colgo al volo il senso del discorso, mi rassegno al fatto che non vedrò più ciò che stavo guardando e mestamente le consegno il telecomando. Lei, con piglio deciso digita 31 e... vai di Realtime!! Alla faccia della carrellata di canali! Mi preparo quindi ad una serata da vero uomo, io, padrone assoluto del mio telecomando. Fino alle 22, poi torna a casa Miss T.

lunedì 8 ottobre 2012

SI' SI', TU FALLO, POI IO DECIDO

Se c'è una cosa che mi manda fuori di testa (in senso positivo) sono le cose fatte in casa. Non parliamo poi di quelle fatte in Casatornado...Adoro l'imperfezione quasi da preferila alla perfezione specialmente quando si parla di pezzi di mobilio. Mi piace da morire autoprodurmi qualcosa, riciclare un ferro vecchio e farlo diventare qualcosa di interessante.La mia ultima impresa è un comodino derivato da un bancale di legno da magazzino. Ore ed ore di lavoro durante le quali la mia dolce metà passava dal garage e mi guardava con compassione: "tu fallo, poi decido se va bene in casa nostra".OK! e sfida sia! Pialla, leviga, sega, misura, risega ancora, incolla, stucca, vernicia, avvita e via che piano piano il lavoro ha preso forma. Insomma, alla fine Miss T. ha dovuto cedere ed ammettere che poteva star bene in casa nostra. Menomale cavolo, a me piace così tanto!Ma lei non l'ha voluto per il suo lato del letto... dice che ci deve ancora pensare!

venerdì 5 ottobre 2012

PAROLA D'ORDINE: FARE ORDINE!

Da quando Miss T. ed io viviamo insieme abbiamo reciprocamente scoperto di avere molte più cose in comune di quanto già fossimo a conoscenza. Una di queste è il nostro rapporto con l'ordine. Anarchia totale ovunque. La nostra cabina armadio per esempio, è una sorta di area 51 in cui succedono cose inimmaginabili e nessuno può entrare tranne noi. Tuttavia ci sono posti in cui, anche io per esempio, riesco ad essere ordinato. Uno di quelli è la macchina. Siccome ho un'auto piccolina, tento di essere il più ordinato possibile, per non fare la fine di 'sepolti in casa' su Realtime (parlerò anche di questo), ognitanto mi degno di buttare via cartacce, bottigliette vuote, fazzoletti sporchi, insomma quello che c'è. Sgombero un po' ovunque tranne che nel cassettino, anche quella è una zona off limits in cui è tutto concesso. Bene, l'altro giorno miss T. ha fatto l'errore di aprire il cassettino per prendere qualcosa e sono venute fuori un miliardo di cose da buttare, così ha deciso di fare ordine, ovviamente 'Tornado Style'. Lei: 'Questo ti serve?' Io: 'Sì, quelli sono i documenti della macchina' Lei: 'Quest'altro?' Io: 'Si, quello anche, è il libretto uso e manutenzione' Lei: 'Questi invece?' Io: 'Non so, fai tu, se vuoi buttarmi via anche i CD...' Per fare ordine nel cassettino l'ha fatto, peccato che poi tutto quello che sarebbe normalmente finito nell'immondizia, è stato ORDINATAMENTE riposto perterra, al posto del passeggero... MORALE: non importa quanto sei ordinato, l'importante è fare ordine, costi quel che costi.

mercoledì 3 ottobre 2012

HO IMPARATO

Posso dirlo ad alta voce? GLI AMICI SONO LA COSA PIU' BELLA DEL MONDO!!Sì, è una gran bella banalità ripetuta mille volte da miliardi di persone, ma oggi toccava a me farlo e l'ho fatto! Da qualche mese ormai vivo in mezzo ai bauscia, il che si sa, per un torinese doc, di solito è un trauma psicologico. Lasciare gli amici, i soliti giri, il San Simone, via Roma e la Romana, sono tutte cose che segnano profondamente! Io Torino l’ho lasciata con leggerezza, senza pensarci troppo, in fin dei conti una città vale l’altra.Il mio allontanarmi mi ha aperto gli occhi su una cosa fondamentale: quello che ha radici solide non casca mai! Non parlo di alberi, parlo di amici. Io a Torino ci ho lasciato delle persone senza sapere chi avrei poi ritrovato nel tempo. In effetti, star lontani insegna. Ho imparato che ci sono delle persone che potresti avere a migliaia di chilometri ma che è come averle vicine. Ho imparato che la vita fa il suo corso e che bisogna lasciare che lo faccia senza ostacolarla troppo. Ho imparato che certe porte si chiudono e certe altre si aprono. Ho imparato che conta la qualità del tempo trascorso insieme, non la quantità. Ho imparato che bisogna avere la mente di un ragazzino e la forza di un adulto. Ho imparato che bisogna credere nel destino. Insomma, ho imparato e sto ancora imparando.

lunedì 1 ottobre 2012

LORO CURIOSI, NOI CURIOSI

Casatornado non deve morire! Ci penso spesso a questo blog, gli voglio bene. Troppo spesso però mi manca il tempo e lo trascuro. Me ne dispiaccio, mi manca, cosi ogni tot ci ritorno, sempre con 1000 cose da raccontare, perchè quelle almeno, non mancano mai! Dall'ultimo post di qualche mese fa, in Casatornado sono cambiate un bel po di cose! Ca..o non so da dove partire, sono troppe e troppo lunghe da raccontare. Viaggi, gatti, amici persi, amici ritrovati, lavoro, sì, in effetti è da un po' che non aggiorno! Miss T. ha compiuto 30 anni: le ho regalato due gatti, Gilda e Gedeone! Cosi in Casatornado non siamo più soli, qualcuno vive con noi! Piu che 'vive' direi che non siamo più padroni di casa nostra. Ma la vita di ognuno di noi, in qualche modo cambia quando arriva un animale domestico. La nostra è cambiata e non poco. Non siamo più soli nel letto, quando ci si fa la doccia, quando si mangia, persino quando si è in bagno. Ma è proprio questo il bello di avere due cuccioli di gatto, loro sono curiosi di vedere cosa facciamo noi e noi siamo curiosi di vedere cosa fanno loro. E' proprio così che siamo tornati un po' 'cuccioli' anche noi!